In caso di necessità la Casa di Cura può chiedere il sostegno di un mediatore culturale.

Per tutti i trattamenti sanitari notoriamente gravati da rischi, quali le pratiche trasfusionali o l’impiego di emoderivati, gli interventi anestesiologici, gli interventi chirurgici e la loro prognosi, è necessario il consenso informato del paziente che gli sarà richiesto dopo adeguata ed esauriente informazione. Se il paziente è momentaneamente incapace di intendere e volere, l’autorizzazione al trattamento sarà data dal familiare più prossimo. In situazioni di emergenza il medico agirà secondo lo stato di necessità.

La Casa di Cura garantisce in collaborazione con il Servizio Immunotrasfusionale del San Camillo, la somministrazione di sangue e suoi derivati in caso di necessità; ciò solo dietro consenso scritto da parte del paziente.